BIOIMPEDENZIOMETRIA BIA 101
La bioimpedenziometria (in inglese Body Impedence Assesment abbreviato con BIA) è un’analisi di tipo bioelettrico in cui si può valutare in maniera quantitativa e qualitativa la composizione corporea.
Questa metodica si basa sul fatto che il corpo umano si comporta come un circuito elettrico ogniqualvolta viene attraversato dalla corrente e da questo presupposto è quindi possibile misurare mediante l’impedenziometro i valori di resistenza e reattanza, ottenendo informazioni sullo stato fisiologico e nutrizionale del soggetto.
La misura dell’impedenza (resistenza che l’organismo oppone al passaggio di una corrente elettrica, cioè la resistenza e la reattanza) fornita dall’analizzatore BIA può venire sfruttata seguendo due vie:
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BIA convenzionale: software dedicati mediante l’utilizzo di equazioni di regressione che includono statura, età, peso e sesso trasformano le misure di impedenza in volumi (intracellulari ed extracellulari), massa (grassa, magra, cellulare), metabolismo basale e altre grandezze dell’analisi di composizione corporea.
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BIA vettoriale: in questo caso, come nella lettura dell’elettrocardiogramma, viene interpretata la misura diretta di impedenza per via grafica fornendo una valutazione semiquantitativa dell’idratazione tissutale. I due grafici forniti sono nomogrammi BIAVECTOR® e BIAGRAM®.
I risultati ottenuti dall’analisi dell’impedenza sono:
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BIAVECTOR®: questo schema da immediate informazioni sullo stato idrico e nutrizionale del soggetto. I valori di resistenza e reattanza sono divisi per l’altezza dell’individuo e plottai sul nomogramma. Per l’utilizzo di BIAVECTOR® non occorre sapere il peso del soggetto, è però necessario indicarne il sesso, l’età e l’altezza. Il grafico riporta la distribuzione statistica delle misure di resistenza e reattanza divise per l’altezza (m) della popolazione italiana dai 16 agli 85 anni con ellissi di tolleranza al 50%, 75%, 95%. Inoltre la migrazione del vettore lungo l’asse maggiore del nomogramma indica una variazione a carico del comparto idrico extracellulare mentre una migrazione del vettore lungo la combinazione delle due direzioni principali indica una variazione di idratazione e struttura dei tessuti. Il BIAVECTOR® è diviso ulteriormente in 4 parti, il quadrante in alto e sinistra identifica un soggetto in buono stato fisico, quello in basso a sinistra un sovraccarico di massa e struttura caratteristico delle persone obese, quello in alto a destra rappresenta le persone magre ed infine quello in basso a destra identifica persone cachettiche.
- BIAGRAM®: è la trasposizione grafica dei valori di reattanza (ascisse) e di angolo di fase (ordinate), consente di individuare zone di normalità e anormalità delle proporzioni tra spazi intra- ed extra-cellulari e quindi sullo stato di idratazione del soggetto. L’intervallo di normalità è delimitato dalle due rette parallele presenti sul diagramma, uno stato di disidratazione invece è rappresentato nella parte superiore del nomogramma mentre nella parte inferiore troviamo uno stato di iperidratazione. Questo grafico in alcuni casi non è molto indicativo in quanto soggetti molto muscolosi possono apparire disidratati anche se in realtà non lo sono, così come soggetti con scarsa massa muscolare e disidratati possono apparire normali.
- Angolo di fase (PA°): si ricava dal nomogramma BIAVECTRO®, mette in relazione i valori di resistenza e reattanza, in definitiva quindi i volumi intra- ed extra-cellulari. Può essere utilizzato, oltre che per indicare lo stato fisico e di idratazione, anche come valore prognostico nel caso di alcune patologie (es. HIV, cancro, sclerosi laterale amiotrofica…).
- Acqua totale (TBW): rappresenta la componente predominate del nostro organismo ed è la somma dell’acqua intracellulare (ICW) e dell’acqua extracellulare (ECW). Nelle condizioni normali la distribuzione dell’acqua dovrebbe essere 40% ECW e 60% ICW. Se i valori si discostano da questi ci potrebbe essere sofferenza cellulare oppure patologie di varia natura oppure ancora ritenzione idrica.
- Massa magra (FFM): è tutto ciò che non comprende la massa grassa, è la somma della massa cellulare e di quella extracellulare.
- Massa cellulare (BCM): la componente cellulare del corpo prende in considerazione organi e muscoli, è responsabile del 98% del consumo energetico. È un importante indice dello stato fisico e tende a diminuire con l’avanzare dell’età oppure a causa di cattiva alimentazione.
- Massa extracellulare (ECM): fa parte della FFM ed è la somma di tutto ciò che non è massa cellulare nell’organismo, comprende tessuto osseo, tendini e fluidi. Fluttuazioni di questo valore sono indice di variazione dello stato di idratazione del soggetto.
- Massa grassa (FM): esprime il grasso corporeo totale e viene ricavata indirettamente dalla sottrazione della massa magra (ricavata in base all’acqua totale) dal peso del soggetto.
- ECM/BCM: il rapporto tra massa extracellulare e massa cellulare è un utile indice dello stato di idratazione. In soggetti normali questo valore tende ad essere vicino a 1, più precisamente valori superiori a 1 indicano uno stato di iperidratazione, valori compresi tra 0,8 e 1 indicano uno stato di normoidratazione mentre valori inferiori a 0,8 indicano uno stato di iperidratazione.
- Scambiatore sodio/potassio (Na+/K+): valuta lo scambio di elettroliti tra i compartimenti intra- ed extra-cellulari, gli ioni K+ e Na+ sono responsabile dei movimenti dell’acqua dall’interno all’esterno delle cellule e viceversa.
- Indice di massa cellulare riferito all’altezza (BCMI): è una visione più completa della costituzione corporea di una persona e da immediatamente un’idea sullo stato nutrizionale del soggetto. Si ottiene dal rapporto della massa cellulare sull’altezza.
- Metabolismo basale (BMR): è il dispendio energetico di un organismo a riposo e comprende l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Rappresenta circa il 45-75% del dispendio energetico totale nella giornata.
- Indice di massa corporea (BMI): è utilizzato come indicatore del peso forma, viene calcolato come rapporto tra il peso (kg) e l’altezza (m) al quadrato. E’ scarsamente specifico. I valori di normopeso vanno da 20 a 25.